Pollo e coniglio fritto alla toscana

Difficoltà
Costo
Tempo di preparazione
10 min
Tempo di cottura
20 min
Tempi aggiuntivi
1 ora di riposo
Calorie a porzione
380 kcal

Indice dei Contenuti

Difficoltà
Costo
Tempo di preparazione
10 min
Tempo di cottura
20 min

Ingredienti

Dosi per

4 porzioni










• Sbattete le uova con il sale in una ciotola, usando la frusta a mano ma senza montare nulla. Incorporate la farina setacciata, poca alla volta per evitare che si formino grumi.

• Diluite a filo con il latte sempre mescolando, fino a formare una pastella cremosa ma abbastanza liquida: unite eventualmente altra farina o latte, per aggiustarne la consistenza. Aggiungete un po’ di timo tritato, il tabasco, la paprika e mescolate ancora. Coprite con pellicola alimentare e fate riposare la pastella in frigo per circa un’ora.

• Lavate e asciugate con carta da cucina i pezzi di carne, passateli con cura nella pastella preparata e friggete pochi pezzi alla volta in abbondante olio caldo, girandoli a metà cottura.

• Prelevate la frittura con un mestolo forato in modo da sgocciolare bene l’olio, disponetela su fogli di carta assorbente, aggiustate di sale e servitela ben calda.

Un peccato di gola a settimana leva il medico di torno perché fa tornare il sorriso e mette in circolo un po’ di serotonina! Con la ricetta del Pollo e coniglio fritti, Spadellandia vi propone una tentazione irresistibile e che farà felicissimi anche i bambini. Si tratta di un piatto sfizioso, dalla panatura fragrante e asciutta, croccante e golosissima. Veloce e facile da preparare, il Pollo e coniglio fritti possono essere serviti a tutta la famiglia, magari con una insalatina di stagione, per ammortizzare il conteggio delle calorie. Il piatto di Pollo e coniglio fritti è un must dei finger food, gli sfiziosi assaggini da presentare in un buffet in piedi, o da spiluccare tutti insieme davanti a una partita con una birra ghiacciata. Il fritto è irresistibile solo se è croccante: ricordatevi dunque che per ottenere del Pollo e coniglio fritti a dovere, croccante e asciutto, l’alimento deve galleggiare nel grasso di cottura e rivoltarsi senza toccare il fondo, senza caricare la padella di troppi cibi per evitare l’abbassamento della temperatura. Quindi, dovranno essere salati all’ultimo istante, serviti caldi e mai coperti con piatti che favorirebbero il formarsi di umidità, nemico giurato di un fritto cotto a dovere. Un bocconcino tira l’altro… Chi si tira indietro?

I consigli di Emilia

• Utilizzate una padella (possibilmente in ferro) dal fondo non troppo spesso e dai bordi alti.

• Non lesinate sull’olio: il livello, abbondante, deve raggiungere circa la metà dell’altezza dell’alimento, che andrà rigirato a metà cottura.

• La fiamma non deve essere troppo alta quando si scalda l’olio, ma va aumentata non appena si cala in padella la carne (o l’alimento da friggere), in modo da compensare la perdita di calore causata dalla temperatura più bassa dell’alimento. In seguito, quando la carne frigge, riabbassate leggermente la temperatura, per evitare che la carne ‘scurisca’ troppo velocemente all’esterno senza cuocere bene all’interno (deve attestarsi attorno ai 160-170°C).

• Per capire quando l’olio ha raggiunto la temperatura giusta per calare la carne, basta farci cadere una goccia di pastella e vedere se sfrigola e si raddensa subito in un sorta di piccola frittella. 

• Se rimangono pezzetti di pastella nell’olio, toglieteli con attenzione prima di calare altri pezzi di carne.

Ricetta di Emilia Daniele
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