• Separate gli albumi dai tuorli e con le fruste elettriche montate gli albumi a neve ben ferma.
• Con le fruste ben lavate e asciugate montate anche i tuorli.
• Versate l’acqua in un pentolino, aggiungete lo zucchero e fate sobbollire fino a quando lo sciroppo arriverà a 120°C (verficate con un termometro da cucina).
• Fate colare subito metà dose di sciroppo, a filo, lungo il bordo della ciotola dove avete montato gli albumi, continuando a frullare.
• Versate ora lo sciroppo rimasto (riportandolo prima a bollore se si fosse raffreddato) nella ciotola con i tuorli continuando a frullare.
• Sempre con le fruste lavate e asciugate, montate la panna.
• Unite ai tuorli metà dose di caffè e amalgamate, poi aggiungete gli albumi, incorporandoli delicatamente con una spatola, girando dal basso verso l’alto, e infine unite la panna mescolando sempre piano per non smontarla.
• Trasferite il composto in uno stampo da plumcake o in stampi monodose e livellate con il dorso di un cucchiaio.
• Inzuppate leggermente i biscotti nel caffè rimasto e ricopritevi la superficie in modo da creare, una volta sformato, una base, infine coprite il dolce con la pellicola alimentare e riponetelo in freezer per almeno 3 ore.
• Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria con il latte e fate raffreddare.
• Trascorso il tempo indicato, sformate il semifreddo al caffè, decorate la superficie con il cioccolato preparato e servite.
Il Semifreddo al caffè è un dolce al cucchiaio sfizioso, semplice da preparare perché a base di pochi ingredienti. In poco tempo, otterrete un Semifreddo al caffè ideale come ricca merenda o fine pasto gustoso. Ideale per tutte le occasioni speciali, il Semifreddo al caffè è un dessert elegante e raffinato da servire come finale jolly quando si ha bisogno di un dolce fresco e gustoso. Quindi, cosa aspettate? Correte a preparare il vostro Semifreddo al caffè e vi leccherete i baffi a ogni cucchiaiata: impossibile resistere alla tentazione di un dolce sfizioso con il quale farete colpo sicuro sui vostri invitati.
