• Riducete a pezzetti le olive taggiasche e tritate il prezzemolo. Tagliate la fontina a fettine.
• In un tegame versate l’acqua e il brodo; aggiungete un pizzico di maggiorana, il timo e ponete su fuoco medio. Quando il liquido bolle, aggiungete l’olio, unite un pizzico di sale, fatelo sciogliere e spegnete.
• Versate la farina di mais a pioggia, mescolando sempre con la frusta a mano per non formare grumi. Riaccendete il fuoco e cuocete a fiamma bassa per circa 5 minuti (o quanto indicato sulla confezione), mescolando continuamente con un mestolo.
• Spegnete, unite il parmigiano, le olive a pezzetti, il prezzemolo tritato e mescolate bene.
• Oliate una pirofila e versatevi la polenta; livellatela con un cucchiaio bagnato e aspettate che si sia compattata e intiepidita, circa una mezzora.
• Appoggiate sulla superficie le fettine di fontina e distribuitevi i pomodorini (interi se piccoli, altrimenti tagliateli a metà). Condite con origano e pepe appena macinato, completate con un giro di olio e fate gratinare in forno caldo a 200°C, per circa 10 minuti.
• Sfornate la polenta, tagliatela a pezzi e servitela subito.
Avete voglia di qualcosa di buono e magari vegetariano ma avete poco tempo? Ecco a voi una ricetta per un piatto facile ma ricco di sapore. La Polenta alla fontina è un’idea jolly quando si ha bisogno di inventarsi qualcosa per la cena di saporito ma anche sano e buonissimo. La Polenta alla fontina, che può diventare anche un antipasto rustico di sicuro effetto, per grandi e bambini, è una ricetta deliziosa ed economica molto versatile: il condimento può essere reinterpretato a piacere (la regola aurea per la riuscita della vostra Polenta alla fontina è comunque quella di scegliere ingredienti freschissimi e di ottima qualità). Questa ricetta, adatta a tutte le occasioni, si presta ottimamente anche per un’allegra e colorata merenda, per un brunch tra amici o per una serata davanti alla tv in compagnia di una birra ghiacciata e di una partita. La Polenta alla fontina è indicata anche come idea “lunch box” da portare in ufficio per la pausa pranzo o come stuzzichino “finger food” quando si ha bisogno di spilluzzicare qualcosa e il languorino non si spegne nemmeno di notte, spingendoci a incursioni improvvise in cucina! Cosa aspettate a fare un po’ di goloso sonnambulismo?
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